Cosa ci dice Marta Medeiros
La vita è un regalo meraviglioso che ci è stato dato e ogni momento dovrebbe essere vissuto al massimo, ma ancora ci sono persone che si lasciano morire lentamente, senza rendersi conto che la vita sta passando inesorabilmente. Martha Medeiros ha espresso in modo chiaro e potente questo concetto nella sua poesia “Lentamente muore”, dove descrive come la morte non sia solo una condizione statica ma anche uno stato sospeso.
Questo proverbio che afferma che è meglio un giorno da leoni che cento da pecora, indica che la vita deve essere vissuta con passione, con emozioni, con sentimenti veri. La vita non deve essere sprecata, perché non c’è niente di peggio che lasciarsi morire lentamente senza viverla. Chi non vive, muore, e non c’è nulla che possa rimediare a questa situazione.
La poesia di Martha ha un impatto emotivo molto forte, perché ci fa riflettere sulla nostra vita e sul modo in cui la stiamo vivendo. Ci invita ad abbracciare la vita con tutto il suo carico di emozioni e di esperienze, senza paura di fallire, senza rimpianti.
La poesia di Medeiros è stata letta anche in occasioni ufficiali, come nel parlamento italiano dal senatore Clemente Mastella, ma purtroppo spesso viene erroneamente attribuita al poeta cileno Pablo Neruda. Questo ci fa comprendere ancora di più quanto sia importante conoscere la verità e attribuire le giuste parole alle giuste persone.
In ogni caso, la poesia di Medeiros rimane un invito alla vita, un invito a vivere ogni momento come se fosse l’ultimo, ad apprezzare le cose semplici, a sorridere, ad amare e ad essere felici. Non lasciamoci morire lentamente, ma viviamo con passione e con intensità, perché la vita è un dono prezioso che ci è stato dato e dobbiamo saperne cogliere ogni attimo.
Lentamente muore – ode alla vita
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Eh no, non credere, c’è differenza tra illudersi e smettere di sognare.
C’è differenza tra fare i soliti discorsi motivazionali e prendere coscienza che siamo noi a scegliere e a decidere come e quando agire.
C’è differenza tra la determinazione e la testardaggine.
C’è differenza tra la caparbia e la rigidità.
“Sono fatto così” è il più grande limite che puoi porti.
Sano è cambiare percorso. Sano è avere dei dubbi. Sano è sperimentare qualcosa di diverso.
L’equilibrio è nella flessibilità e non nella rigida ostinazione.
E’ la perdita della capacità di sapersi adattare a determinare molte sofferenze.
Fermati. Prendi consapevolezza dei tuoi automatismi. Rassicuranti ma di certo limitanti.
Tutto cambia, tutto evolve e tu pretendi davvero di rimanere sempre uguale?
A te che stai leggendo questa poesia e che davvero stai cercando di comprenderla, sappi che, rendere queste parole una filosofia di vita, o quanto meno provarci, è il regalo più bello che tu ti possa fare!
Fonte del testo: filosofiablog.it/filosofia/regole
Riflessioni della redazione
La poesia “Lentamente Muore” di Martha Medeiros ci ha toccato profondamente. Queste parole così semplici e dirette, riescono a esprimere in modo così intenso quello che proviamo anche noi quando pensiamo alla vita.
La vita è un regalo meraviglioso che ci è stato dato e ogni giorno dovremmo apprezzarlo e ringraziare per tutte le cose belle che ci offre. In ogni momento della nostra esistenza, ci sono cose che possono farci arrabbiare, deludere o addirittura farci soffrire, ma è importante ricordare che sono solo delle fasi transitorie e che alla fine, la vita ci riserva sempre grandi sorprese.
La poesia di Medeiros ci invita ad abbracciare la vita, ad aprirci a tutte le esperienze che essa ci può offrire e a vivere ogni momento intensamente. Ci ricorda che non dobbiamo perdere tempo ad aspettare che le cose cambino, ma che dobbiamo essere noi a creare il cambiamento, a scegliere la direzione che vogliamo dare alla nostra vita.
Le parole di Medeiros sono un invito a vivere la vita con passione, a non sprecare nemmeno un solo istante e a non avere rimpianti. Sono parole che mi fanno riflettere su come sto vivendo la mia vita e su come vorrei viverla, mi spingono a fare scelte coraggiose e a seguire i miei sogni, senza paura di fallire.
La vita è un dono prezioso e dobbiamo essere grati per ogni momento che ci viene concesso. Dobbiamo imparare a cogliere la bellezza delle cose semplici, ad apprezzare la compagnia degli amici e della famiglia e ad avere sempre un sorriso sulle labbra.
La poesia di Medeiros ci ha fatto comprendere che la vita è un viaggio meraviglioso che dobbiamo vivere al massimo, con gratitudine e gioia. Speriamo di poter sempre ricordare queste parole e di poter vivere la vita in modo autentico e felice.
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